Cos’è il veganismo: origini, principi e differenze

Vetrina con scritta 100% vegan

Chi sceglie di diventare vegano/a si rende conto, quasi subito, di quanto sia complesso rispondere alla domanda “cos’è il veganismo” e, di conseguenza, spiegare agli altri le motivazioni di questa scelta.

Ci sono passata anche io all’inizio e dopo mesi di letture, documentari e riflessioni ho compreso che dietro questo termine si nascondeva un mondo molto più ricco e profondo di quello che immaginavo: non una semplice dieta, ma una filosofia di vita che abbraccia etica, ambiente e benessere.

In questo articolo voglio condividere con voi quello che ho imparato: le origini del movimento, i suoi principi e le differenze con altri tipi di alimentazione.

Spero che possa esservi utile se vi state avvicinando da poco all’alimentazione vegetale.

Ok, iniziamo!

Le origini del veganismo: da movimento etico a stile di vita

La nascita del termine “vegan”

Il termine “vegan” nasce nel 1944 grazie a Donald Watson, un falegname inglese che, insieme a sua moglie Dorothy e ad altri cinque membri, fondò la Vegan Society a Londra.
Watson cercava una parola che distinguesse chi escludeva tutti i prodotti di origine animale dalla dieta da chi si limitava a evitare carne e pesce. Scelse “vegan” prendendo le prime e le ultime lettere di “vegetarian”, proprio per indicare che il veganismo rappresentava l’inizio e la fine logica del vegetarianismo.

Come si è evoluto il veganismo nel tempo

Dalla sua nascita in Inghilterra, il movimento vegano si è poi diffuso in tutto il mondo. Negli anni Settanta e Ottanta ha guadagnato visibilità grazie alle battaglie per i diritti degli animali, mentre dagli anni Duemila si sono aggiunti anche gli aspetti ambientali e salutistici. Adesso essere vegano non è più considerata una “stranezza” o “eccentricità” (e direi meno male), ma una scelta consapevole che coinvolge milioni di persone in tutto il mondo.

Cartello stradale con scritta STOP eating animals

Cosa significa essere vegani oggi

La definizione di veganismo

La Vegan Society definisce il veganismo come “un modo di vivere che cerca di escludere, per quanto possibile e praticabile, tutte le forme di sfruttamento e crudeltà verso gli animali per cibo, abbigliamento o qualsiasi altro scopo”.

Non è solo “cosa mangiamo”, ma anche “cosa compriamo”, “come consumiamo”, “come scegliamo di vivere”.

È un movimento di pensiero che guida scelte di acquisto e abitudini, con l’obiettivo di ridurre il nostro impatto sugli animali, sull’ambiente e sulla nostra salute.

I tre pilastri del veganismo

Il veganismo si fonda su tre principi interconnessi che si rafforzano a vicenda.

Il primo pilastro è l’etica animale: gli animali non sono risorse a disposizione dell’uomo, ma esseri senzienti con il diritto di vivere liberi da sofferenza e sfruttamento. Questo principio, chiamato anche antispecismo, rifiuta l’idea che la specie umana abbia il diritto di dominare sulle altre.

Il secondo pilastro è la sostenibilità ambientale: l’allevamento intensivo è tra i principali responsabili delle emissioni di gas serra, della deforestazione e del consumo di acqua. Scegliere un’alimentazione vegetale significa ridurre drasticamente la propria impronta ecologica e contribuire alla tutela del pianeta.

Il terzo pilastro è la salute personale: una dieta vegana ben pianificata, informata e supervisionata da un nutrizionista, offre numerosi benefici per l’organismo.

Se volete approfondire queste tematiche, vi consiglio di vedere i documentari “Cowspiracy” e “Seaspiracy” o di leggere il libro “Questa è propaganda vegan” di Ed Winters.

Cascata e pozza d'acqua tra gli alberi

Cosa non mangiano i vegani

Alimenti di origine animale da evitare

L’alimentazione vegana esclude tutti i prodotti che derivano dagli animali, quindi carne di qualsiasi tipo (rossa, bianca, selvaggina), pesce e frutti di mare.

Ma a differenza dei vegetariani, i vegani evitano anche latticini come latte, yogurt, formaggi e burro, le uova in ogni forma e il miele. Vengono esclusi anche tutti i derivati meno evidenti, come il brodo di carne o pesce, la gelatina di origine animale, alcuni additivi e coloranti.

L’obiettivo è eliminare qualsiasi prodotto che comporti lo sfruttamento animale, indipendentemente dal fatto che l’animale venga ucciso o meno per ottenerlo.

Ingredienti nascosti da conoscere

Quando ci si avvicina al veganismo, si scopre che molti prodotti apparentemente vegetali contengono ingredienti di origine animale.

La gelatina, presente in caramelle e dolci, deriva spesso da ossa e cartilagini animali. La caseina e il siero di latte si trovano in molti prodotti da forno. L’albumina, una proteina dell’uovo, viene utilizzata in alcuni vini per la chiarificazione. Anche alcuni coloranti, come il carminio (E120) estratto da insetti, sono di origine animale.

Per questo è importante imparare a leggere le etichette con attenzione e familiarizzare con i nomi tecnici degli ingredienti.

Scaffale di un supermercato

Veganismo e vegetarianismo: quali sono le differenze

Dieta vegetariana: caratteristiche principali

I vegetariani non mangiano carne né pesce, ma includono nel proprio regime alimentare uova e latticini. Esistono diverse varianti:

  • latto-ovo vegetariani: consumano uova e latticini;
  • latto-vegetariani: escludono le uova, ma consumano latte e derivati;
  • ovo-vegetariani: eliminano i latticini ma mantengono le uova.

Le differenze tra vegani e vegetariani

La differenza principale tra veganismo e vegetarianismo sta nell’estensione delle esclusioni, perché i vegani rifiutano qualsiasi forma di sfruttamento animale, inclusa la produzione di latticini e uova. Dal punto di vista filosofico, il veganismo abbraccia una visione più ampia dei diritti animali, considerando anche l’industria lattiero-casearia e quella delle uova come forme di sfruttamento.

Inoltre, come abbiamo visto, il veganismo si estende oltre l’alimentazione.

Altre diete a confronto: come si distingue il veganismo

Dieta plant-based vs veganismo

Chi segue una dieta plant-based esclude i prodotti animali dall’alimentazione ma lo fa principalmente per ragioni di salute, senza necessariamente abbracciare l’etica animalista o gli aspetti ambientali. Una persona plant-based potrebbe indossare scarpe di pelle o usare cosmetici non vegani, perché la sua scelta riguarda solo ciò che mette nel piatto. Il veganismo, invece, è uno stile di vita completo che va oltre il cibo.

Flexitariani

Esistono anche approcci più flessibili alla riduzione del consumo animale. I flexitariani seguono un’alimentazione prevalentemente vegetariana ma si concedono occasionalmente carne o pesce, magari solo in occasioni speciali o quando mangiano fuori casa. Questi approcci sono spesso criticati dai vegani più rigorosi, ma rappresentano comunque un passo verso scelte più consapevoli e sostenibili, accessibili a chi non se la sente di abbracciare il veganismo totale. Ogni riduzione conta e può essere l’inizio di un cambiamento duraturo.

Veganismo nella pratica: oltre l’alimentazione

Primo piano occhio femminile con ombretto verde

Essere vegani significa portare i propri valori anche fuori dalla cucina.

Nell’abbigliamento ci si impegna ad evitare lana, seta, pelle, pellicce e piume, preferendo tessuti vegetali come cotone, lino, canapa o materiali sintetici innovativi.

Per i cosmetici e prodotti per la cura della persona si scelgono marchi cruelty-free, che non testano su animali e non contengono ingredienti come la cera d’api, il collagene o la cheratina di origine animale.

Anche per la casa si presta attenzione ai detergenti e ai prodotti di pulizia.

Conclusioni: il veganismo come scelta personale

Quindi cos’è il veganismo? Molto più di una dieta: è una filosofia di vita che cerca di ridurre al minimo lo sfruttamento animale, proteggere l’ambiente e prendersi cura della propria salute.

Che tu stia considerando questa strada o vuoi semplicemente capire meglio questo stile di vita, ricorda che non esistono scelte giuste o sbagliate in assoluto, ma solo percorsi personali di consapevolezza.

Nessuno è perfetto e ogni piccolo passo conta: l’importante è informarsi, riflettere e fare scelte che rispecchino chi vogliamo essere nel mondo.

Disclaimer: tutte le immagini di questo articolo non sono state fotografate da me ma sono Copyright free.

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